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Una notizia importante, per quanto riguarda la diffusione di Fentanyl di produzione clandestina, sebbene trasmessa da Reuters, è passata sotto traccia, non ripresa dai nostri principali media.

Mentre Blinken ed il Governo USA trattavano con il Governo cinese una maggior repressione dei traffici relativi ai precursori del fentanyl, già c’era una attivazione di aziende indiane per fornire analoghi precursori. Non era difficile pensarlo, visto che l’India è centrale per il 20% della produzione di farmaci globale e, quindi, possiede tutti gli strumenti necessari per questo tipo di produzioni.

Questo dice due cose:

– evidentemente l’attivazione del Governo americano già nei primi mesi 2024, iniziava ad avere effetto sulla Cina. Effetto oggi potenziato anche dalle dichiarazioni di Trump;

– i narcos sono comunque intenzionati a continuare la produzione e la diffusione di fentanyl nonostante oggi, unito a cocaina o metamfetamina, stia provocando una “quarta ondata” di overdosi in Nord America.

Negli USA, infatti, come riportato ormai anche dalle rubriche sulla salute di media locali, come  Phillyvoice.com, “Il mix di stimolanti come la cocaina e le metanfetamine con il fentanil – un oppioide sintetico 50 volte più potente dell’eroina – sta guidando quella che gli esperti chiamano la “quarta ondata” dell’epidemia di oppioidi. (…) molti utenti di stimolanti non sanno di essere a rischio di ingerire oppioidi, quindi non prendono precauzioni per overdose”. (…) “A livello nazionale, gli stimolanti illeciti mescolati con fentanil erano i farmaci più comuni trovati nelle overdose legate al fentanil, secondo uno studio pubblicato nel 2023 sulla rivista scientifica Addiction. Lo stimolante nella miscela fatale tende ad essere la cocaina nel nord-est e la metanfetamina nell’ovest e in gran parte del Midwest e del sud”.

Anche se diversi esperti spiegano le ragioni della produzione clandestina e della  diffusione del fentanil nei bassi costi di produzione e nelle forti capacità additive, mi rimangono dubbi sui veri motivi che spingono i narcos a produrre e commercializzare mix di droghe potenzialmente mortali, perchè contenenti oppioidi ad alta potenza.

Immagino che i clienti acquisterebbero più volentieri cocaina o metamfetamina, senza dover correre il rischio di morire per una overdose da oppioidi. Evidentemente mi sbaglio, visto che c’è chi addirittura vede nei decessi per droga un perverso strumento di marketing. Il ragionamento proposto, assurdo sin che si vuole, sarebbe infatti che se il mix uccide, vuol dire che è potente e … se è potente è buono. Non ci voglio credere, ma c’è chi lo sostiene.

Senz’altro però, già all’inizio 2024, il New York Times aveva parlato di studenti di chimica, reclutati dai cartelli, proprio per aumentare la produzione di fentanyl. Mi chiedo, inoltre, se l’eventuale coinvolgimento di ditte indiane, da parte dei narcos messicani, sia solo legato al timore di una riduzione (reale o potenziale) delle forniture di precursori cinesi o, anche, alla volontà di aumentare la produzione clandestina della sostanza, con una maggior sicurezza riguardante la fornitura dei precursori, per smerciarlo massicciamente non solo in Nord America, ma anche in Europa o altrove, magari, anche in questo caso, addizionato alla cocaina che già si vende moltissimo o, eventualmente, anche anche alla metamfetamina che ha molto spazio in diversi mercati.

Siamo, comunque, senz’altro di fronte ad uno scenario mondiale in evoluzione: è molto pericoloso, necessita di massima attenzione, e pone anche una serie di interrogativi, non solo sull’offerta di un certo tipo di droghe e sul suo significato, ma anche sulla domanda.

Riccardo C. Gatti

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