Quando, per un Servizio di cura, leggo:

Anche all’Unità operativa dipendenze manca purtroppo personale. Siamo sotto organico. Ma è una situazione che stanno vivendo anche altre realtà. Questo significa riorganizzare il lavoro e cercare di fronteggiare le richieste. Di medici siamo sotto di 3 unità rispetto a quello che dovremmo essere.”

Penso che, o prima questi tre medici passavano la giornata guardando nel vuoto o, adesso, le prestazioni mediche per gli utenti possono solo essersi ridotte qualitativamente o quantitativamente. Penso anche che, quando sei in questo tipo di situazione, inconsciamente speri che arrivi meno utenza, perché non sai come gestirla.

Consciamente e ragionevolmente, senz’altro, non lavori per cercare di raggiungere nuovi pazienti, anche se nei convegni condividi l’importanza del concetto di “intervento precoce”: il nuovo mantra di chi non è nelle condizioni di poterlo attuare.

E, quando, poi, ti rivolgi a chi gestisce la tua Azienda Sanitaria, ti risponde, appunto, che “è una situazione che stanno vivendo anche altre realtà”, quasi fosse un destino e non la conseguenza di anni di errata programmazione generale del SSN e specifica, tra cui, ad esempio, la non esistenza di una Scuola di Specializzazione in Medicina delle Dipendenze, mai nata per interessi contrapposti.

Così fai di necessità virtù e metti da parte l’amarezza, chiedendoti sino a quando ci riuscirai. Arriva un giornalista e gli rappresenti la situazione, scorrono i dati e gli elementi di preoccupazione diventano molteplici: il fatto che non hai le risorse giuste per affrontarli si stempera nello scenario generale.

Riccardo C. Gatti

https://www.ildolomiti.it/cronaca/2025/smart-drug-e-psicofarmaci-ecco-le-nuove-droghe-che-minacciano-il-trentino-levari-lattenzione-e-alta-nei-serd-seguiamo-circa-1300-persone

 

Qui alcuni articoli che ho scritto in anni passati. Leggendoli si può scoprire che alcune situazione critiche di oggi potevano essere previste ed evitate.

In uno di questi articoli, nel 2014, concludevo ”

Ciò che penso è che i Servizi Dipendenze (pubblici e privati) che esisteranno nel futuro (…) dovranno raccogliere l’esperienza maturata per diventare qualcosa di diverso da oggi, soprattutto in termini di efficienza ma anche di trasparenza nelle loro azioni nei loro obiettivi e nei loro risultati.

Impossibile? Rispondo con un aforisma attribuito ad Albert Einstein: “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa”.

 

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