Teoricamente l’eroina dovrebbe costare di più, considerando il crollo della produzione Afghana, invece sembrerebbe ancora collocata sul mercato a prezzi attraenti, direi promozionali. Comprenderemo il perché più avanti, ma se il consumo crescesse tra i più giovani, potrebbe segnalare una parziale inversione di tendenza nella domanda.

C’è chi pensa che l’oscillazione generazionale tra sostanze stimolanti e sedative faccia parte della storia e che prima o poi anche il desiderio di cocaina e crack farà il suo tempo. Tuttavia non dobbiamo vedere ciò che succede oggi solo con gli occhi di ieri.

Il domani delle droghe potrebbe essere più complesso, con prodotti nuovi, proposti all’origine come mix di sostanze differenti o con singole sostanze in grado di agire contemporaneamente, in modi diversi. Per questo, più che dichiarare nuove emergenze, visto che, a torto o a ragione, le dichiariamo più o meno da cinquant’anni, sarebbe meglio attrezzarsi, senza troppi indugi, per una realtà che sarà in continua evoluzione: più rapidamente che in passato. Dal punto di vista della tutela della salute questo richiederà personale particolarmente specializzato (dove sono le scuole di specializzazione per questo settore?) e continuamente aggiornato, operante in un sistema di intervento che, appunto, sia un vero sistema, in grado di costruire azioni e percorsi molto più differenziati degli attuali. Cosa non possibile con una serie di unità di offerta autoreferenziali, di azioni che durano lo spazio di un progetto e di ambulatori rigidamente ancorati a confini territoriali, il tutto con risorse continuamente razionate, oppure assegnate senza una vera analisi del bisogno e degli esiti delle attività. Segnali positivi di evoluzione ci sono, ma non bastano i segnali.

Insomma, c’è molto da fare all’orizzonte ed è da fare ora, anche a livello legislativo. Il mondo è molto cambiato da quando sono state pensate le leggi attualmente in vigore.

Di fronte alla domanda ed alla diffusione di droghe, più che fermarsi agli usuali e usurati dibattiti auto bloccanti del secolo scorso o alle affermazioni di principio è, perciò, necessario trovare la capacità e la volontà bipartisan di comprendere insieme cosa sia possibile fare realisticamente per tutelare al meglio la salute dei cittadini, assieme alla qualità della loro vita …e metterlo in atto. La necessità di vedere la questione droga come un continuo succedersi di emergenze è un chiaro segnale che, sino ad ora, non ci siamo riusciti.

Riccardo C. Gatti

 

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