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Passano gli anni ma sesso, droga e rock’n’roll continua ad essere, per una ragione o per un’altra, un hit per quanto riguarda i media. Uno degli elementi, mixato con gli altri ha fascino. Così, all’improvviso, forse stanchi di parlare soprattutto di Covid e di vaccini, in molti media si sono buttati sulla “droga dello stupro”. Non volendo spiegare che la principale droga usata negli stupri è l’alcol, anche per non perdere inserzionisti, hanno sottolineato con preoccupazione i grandi quantitativi sequestrati di GHB e di GBL (un “precursore”, che una volta nel nostro organismo si trasforma in GHB).

Il GHB è un farmaco che può essere usato, ad esempio, per curare gli alcolisti. A livello centrale ha, infatti, alcuni effetti simili a quelli dell’alcol, ma piace chiamarlo “droga dello stupro”, anche se, considerati i quantitativi che sembrano essere in circolazione, se così fosse, dovremmo essere un Paese di stupratori o di stuprati, il che non è, spero.

Ritornando alla “droga dello stupro” il suo consumo è stato collegato al “chemsex”, espressione utilizzata per indicare l’assunzione volontaria di sostanze psicoattive, ma anche non psicoattive, per facilitare i rapporti sessuali o renderli più intensi[1], sorvolando, invece, su qualcosa che, pure, potrebbe contribuire a spiegare il perché della diffusione di GBL e GHB: l’uso possibile in ambito fitness e, più in generale, sportivo come doping e per aiutare a “gonfiare” i muscoli, vista la capacità di stimolare l’ormone della crescita.

Il termine “chemsex” era, in origine, riferito ad eventi correlati a rapporti sessuali tra uomini e, in forma più estensiva a parte della popolazione LGBT (Lesbian, gay, bisexual and transgender). Oggi, tuttavia, il chemsex, non può essere più considerato solo una pratica correlata ad ambiti specifici ed interessa anche persone eterosessuali.

Purtroppo alcune sostanze usate nel chemsex possono creare problemi di dipendenza psicologica, altre dipendenza fisica, e comportare rischi non indifferenti per la salute, fisica e mentale. Questo anche in interazione tra loro o con altri farmaci che, eventualmente, la persona già assume. L’alterazione che ne deriva può essere una importante concausa di comportamenti a rischio, per la trasmissione  di HIV ed HCV[2] ed altre malattie a trasmissione sessuale. Tutto ciò anche con difficoltà nel dare consenso consapevole ai rapporti con uno specifico partner o a specifiche pratiche sessuali, una volta che le sostanze assunte hanno manifestato il loro effetto. Questo, anche se, il chemsex, non si identifica necessariamente con pratiche di “sesso estremo”.

La diffusione del chemsex nel nostro Paese non è nota. Un recente studio cerca di dare una dimensione del fenomeno ma si riferisce solo a uomini che hanno rapporti sessuali con uomini[3]. Le persone che praticano il chemsex non sono necessariamente dipendenti dalle sostanze che usano o dal sesso. Nel citato studio italiano, infatti, la maggior parte dei partecipanti svolge attività chemsex una o due volte al mese. E’ da notare, tuttavia, l’ampio uso di farmaci per le disfunzioni erettili. Sono parte di ciò che viene assunto per estendere il piacere ma, probabilmente, sono anche un indicatore di come queste pratiche potrebbero condizionare in generale la sessualità di chi vi partecipa. In ogni caso, l’uso di sostanze legate al chemsex, ha modalità e significati molto diversi da quelli tipici dei tossicomani, in quanto vengono utilizzate come strumenti per finalità molto specifiche e circoscritte.

La ricerca in Europa ha evidenziato un’eterogeneità sulla diffusione del chemsex tra paesi e ambienti che riguarda non solo il tipo di sostanze consumate ma anche i contesti delle sessioni di chemsex, i modelli di utilizzo, le motivazioni e le esperienze degli utenti[4] anche se, in generale, è possibile descrivere alcuni specifici effetti normalmente ricercati:

  • Erezione (uomini) e umidità (donne)
  • Desiderio sessuale
  • Tempo per il raggiungimento dell’orgasmo
  • Orgasmi multipli
  • Intensità dell’orgasmo
  • Prestazioni complessive
  • Sensualità
  • Fiducia nel provare cose nuove
  • Superamento dei sentimenti di vergogna

Quasi tutte le sostanze, salvo forse gli inibitori delle 5 fosfodiesterasi (farmaci per la disfunzione erettile),  sebbene in modo diverso, hanno in comune la capacità di alterare la percezione, la critica ed il giudizio. Anche a questo si lega la loro azione, che il consumatore cerca di modulare, in base all’esperienza, miscelandole diversamente ed in dosaggi differenti, a seconda dell’effetto desiderato ed ottenuto che è probabilmente legato anche alle aspettative di chi lo ricerca.

Pensare ad un reale completo controllo della situazione, in queste condizioni, diventa molto complicato. Gli effetti di molte sostanze utilizzate sono pienamente descritti e divulgati in diversi ambiti, ma manca la conoscenza dell’effetto delle stesse quando sono in combinazione tra loro, per altro in modo differente ed a dosaggi diversi. Inoltre, come succede anche per tutti i farmaci,  persone diverse possono avere effetti diversi dalla stessa sostanza assunta nel medesimo modo e con analogo dosaggio.

Ciò che viene chiamato chemsex o, più in generale, il sesso legato all’uso di sostanze, può essere parte di una consapevole scelta di uno stile di vita e/o della ricerca del piacere, ma può anche essere o diventare la manifestazione di un comportamento additivo e, come molti i comportamenti additivi, essere legato ad altre patologie psichiatriche come, ad esempio, la depressione, il disturbo bipolare, il disturbo da deficit di attenzione nell’adulto, oppure, ancora, essere legato ad una tossicodipendenza o ad una dipendenza patologica da sesso oppure a comportamenti sessuali compulsivi.

Principali sostanze usate nel chemsex (tabella rielaborata da The Chemsex Study[5] – da notare gli effetti attesi per singola sostanza, anche se riferiti a maschi omosessuali e bisessuali, ma non a uomini e donne eterosessuali che sembrerebbero più portati all’uso di cannabis, cocaina ed anche MDMA[6]).

Sostanza Assunzione Effetto atteso Effetti collaterali
Mefedrone Ingerito sotto forma di compresse, sniffato come polvere, iniettato o somministrato per via rettale Euforia, maggiore apprezzamento per la musica, umore elevato, diminuzione dell’ostilità, miglioramento della funzione mentale e stimolazione sessuale. Ansia e paranoia, sovrastimolazione del cuore, della circolazione e del sistema nervoso. Rischio di convulsioni.
GHB/GBL Ingerito come un piccolo quantitativo di liquido, o aggiunto anche come a polvere ad una bibita. Occasionalmente iniettato. Euforia, diminuzione delle inibizioni, aumento dei rapporti sessuali . Spesso usato per aumentare l’effetto di altre droghe. Gli effetti rilassanti possono rendere l’ano più ricettivo per un rapporto anale più facile o più piacevole. Vuoti di memoria, goffaggine, sonnolenza, tremori, agitazione. Molto rischioso da prendere in combinazione con alcol e/o anfetamine. Il sovradosaggio può innescare un uno stato di incoscienza che può richiedere un intervento medico.
Metamfetamina in cristalli Fumata in una pipa di vetro, sniffata come una polvere, mescolata con acqua e iniettata o somministrata per via rettale Euforia, aumento di energia durante il sesso o il ballo, maggiore fiducia, sentimenti di invincibilità e impulsività, ridotta esperienza del dolore, intensa stimolazione sessuale e inibizioni abbassate. Disturbi del sonno, perdita di appetito, tremori o convulsioni, irregolarità del battito cardiaco. “Down” a effetto finito, associato a sentimenti di depressione, esaurimento e paranoia.
Ketamina Ingerita sotto forma di compresse, sniffata come una polvere, o iniettata. A dosi sub-anestetiche, la ketamina produce uno stato dissociativo, caratterizzato da un senso di distacco dal proprio corpo fisico e dal mondo esterno. A dosi sufficientemente elevate, si può sperimentare quello che viene chiamato il “K-hole”, uno stato di estrema dissociazione con allucinazioni uditive. Confusione, agitazione, attacchi di panico, compromissione a breve e lungo termine della memoria e depressione (a lungo termine).

Può causare l’indurimento delle pareti della vescica e problemi a urinare tra i consumatori regolari (vescica da ketamina).

Cocaina Sniffata come una polvere o fumata (tipicamente come “crack” o “freebase”). Maggiore energia, fiducia e sentimenti di euforia. Spesso, sentirsi più socievoli, loquaci e fisicamente forti. Aumento della temperatura corporea e della frequenza cardiaca, con associato rischio di infarto. Danni a lungo termine alla cartilagine del setto nasale.

 

Oltre alle sostanze descritte in tabella, bisogna ricordare che anche altre sostanze possono essere utilizzate contemporaneamente, in modo variabile, come, ad esempio, alcol o MDMA.

In generale vengono considerate utili per disinibire, oppure per arricchire l’esperienza. Con l’MDMA, ad esempio, il desiderio e la soddisfazione sembrerebbero, soggettivamente, aumentare. L’orgasmo viene ritardato ma percepito come più intenso, sebbene nell’uomo, con l’MDMA, potrebbero verificarsi problemi di erezione[7].

I loro effetti, tuttavia, possono sommarsi o potenziarsi sinergicamente. La combinazione di cocaina ed alcol, ad esempio, oltre che cardiotossica, può potenziare la tendenza a pensieri violenti, ed anche, di conseguenza, può portare ad un aumento di comportamenti violenti[8] che, in una situazione di alterazione complessiva, legata anche ad altre sostanze, possono essere particolarmente problematici.

Le sostanze usate nel chemsex, purtroppo, finiscono per mettere una persona sana in una situazione di  rischio per la salute o di aggravare eventuali situazioni patologiche già in atto. Non è difficile, inoltre, incontrare chi, dopo aver ripetuto pratiche di chemsex, inizia ad avere difficoltà nel sesso, se non additivato da sostanze.

Riccardo C. Gatti

 

In testa all’articolo – Festa orgiastica dei Baccanali da un dipinto di Pavel Svedomsky da Wikipedia

[1] Giorgetti R, Tagliabracci A, Schifano F, Zaami S, Marinelli E, Busardò FP. When “Chems” Meet Sex: A Rising Phenomenon Called “ChemSex”. Curr Neuropharmacol. 2017;15(5):762-770. doi:10.2174/1570159X15666161117151148

[2] Kirby T, Thornber-Dunwell M. High-risk drug practices tighten grip on London gay scene. Lancet2013;381:101-2.

[3] Filippo Maria Nimbi, Fausta Rosati, Rita Maria Esposito, David Stuart, Chiara Simonelli, Renata Tambelli, Chemsex in Italy: Experiences of Men Who Have Sex With Men Consuming Illicit Drugs to Enhance and Prolong Their Sexual Activity. The Journal of Sexual Medicine, Volume 17, Issue 10, 2020, Pages 1875-1884,

ISSN 1743-6095, https://doi.org/10.1016/j.jsxm.2020.07.001.

[4] Axel J. Schmidt, Adam Bourne, Peter Weatherburn, David Reid, Ulrich Marcus, Ford Hickson, Illicit drug use among gay and bisexual men in 44 cities: Findings from the European MSM Internet Survey (EMIS),

International Journal of Drug Policy, Volume 38, 2016, Pages 4-12, ISSN 0955-3959,

https://doi.org/10.1016/j.drugpo.2016.09.007.

[5] Adam Bourne, David Reid, Ford Hickson, Sergio Torres Rueda, Peter Weatherburn, The Chemsex Study, Published by Sigma Research, London School of Hygiene & Tropical Medicine. March 2014. ISBN: 978-1-906673-18-5

[6] Miltz AR, Rodger AJ, Sewell J, Gilson R, Allan S, Scott C, Sadiq T, Farazmand P, McDonnell J, Speakman A, Sherr L, Phillips AN, Johnson AM, Collins S, Lampe FC; AURAH and ASTRA Study Groups. Recreational drug use and use of drugs associated with chemsex among HIV-negative and HIV-positive heterosexual men and women attending sexual health and HIV clinics in England. Int J Drug Policy. 2021 May;91:103101. doi: 10.1016/j.drugpo.2020.103101. Epub 2021 Jan 23. PMID: 33494013; PMCID: PMC8188422.

[7] Zemishlany, Z., Aizenberg, D., & Weizman, A. (2001). Subjective effects of MDMA (‘Ecstasy’) on human sexual function. European Psychiatry, 16(2), 127-130. doi:10.1016/S0924-9338(01)00551-X

[8] Pennings EJ, Leccese AP, Wolff FA. Effects of concurrent use of alcohol and cocaine. Addiction. 2002 Jul;97(7):773-83. doi: 10.1046/j.1360-0443.2002.00158.x. PMID: 12133112.