Una nave con a bordo un carico di 4mila kg di cocaina è stata intercettata dalle autorità a 130 miglia a nordest di Lanzarote (Canarie). Si tratta di un sequestro eccezionale, ma non è la prima volta. Nel 2023 la polizia spagnola aveva sequestrato 4,5 tonnellate di cocaina su una nave, sempre al largo delle Isole Canarie e due giorni fa le autorità panamensi hanno sequestrato 4,4 tonnellate di cocaina in tre container destinati alla Spagna. Non si tratta nemmeno di una novità, visto che ad Algeciras, nel 2018, erano state sequestrate 9 tonnellate di cocaina in un container spedite dalla Columbia con un carico di banane.
Si tratta solo di alcuni esempi (tra tanti) che aiutano a comprendere come, ormai, il traffico di cocaina verso l’Europa abbia assunto dimensioni colossali. L’attività per arginarlo è intensa, ma deve essere chiaro che intercetta solo una parte di ciò che arriva a destinazione.
La domanda di cocaina da parte del vecchio continente è, quindi, molto grande ed i costi che i suoi cittadini sono disposti a pagare per questa droga sono alti. Non parlo solo dei costi per acquistarla, ma anche di tutto ciò che, anche in termini di salute, è legato al suo consumo. Si tratta di problemi di salute fisica e mentale che comportano conseguenze e costi che ricadono su tutti, compresi coloro che non consumano cocaina. Si tratta anche dei costi conseguenti a decisioni e comportamenti che mai sarebbero stati uguali, senza l’effetto della sostanza.
Prevenire e informare, certamente è importante, ma ci sono sempre più persone che sembrano non curarsi delle conseguenze individuali e sociali dei loro comportamenti.
Potrebbe sembrare un problema solo teorico ma, purtroppo, è estremamente concreto: aumenta la fragilità del tessuto sociale e mette l’Europa in mano alla criminalità che sta aumentando sempre più il proprio potere, anche reinvestendo in attività lecite quantità enormi di danaro liquido. Questo è e sarà il costo più grande per i cittadini europei: una nuova povertà diffusa, con la graduale sottomissione a nuovi padroni, in cambio di un po’ di piacere effimero.
Riccardo C. Gatti