Leggo di sequestri di “cocaina rosa” una sostanza che non è cocaina ma una una fenetilamina allucinogena. Dovrebbe essere 2-CB o “tusi”, ma spesso, ciò che si trova al mercato dello spaccio, è un mix di sostanze sintetiche più economiche.
Mi colpisce il prezzo di 400 €. a dose, dichiarato da molti media, che infatti le hanno affibbiato l’appellativo di droga dei ricchi.
Personalmente non mi risulta che abbia questo prezzo nel mercato dello spaccio. Ho cercato, nel dubbio, su media tedeschi, spagnoli e francesi ed il prezzo riferito è di 100 – 120 € a grammo e, per inciso, nessuno parla di “droga dei ricchi”. Che sia un fatto locale?
In uno studio sugli effetti del 2CB, paragonata alla psilocibina, 20 mg. di 2CB hanno prodotto alterazioni della coscienza di veglia di natura psichedelica, con disforia, deterioramento soggettivo, alterazioni uditive ed elementi affettivi di dissoluzione dell’ego, con effetti che durano circa 6 ore. doi.org/10.1101/2023.0 È ragionevole, quindi, pensare che chi usa la vera 2-CB ne usi, normalmente, molto meno di un grammo, oppure arrivi anche a dosaggi superiori, ma con preparazioni contenenti poco principio attivo o formulate con altre sostanze.
Ciò non toglie che magari, anche grazie a quanto diffuso dai nostri media, ci sia che paga il 2-CB (o ciò che dovrebbe esserlo) 400€. al grammo, ricevendo dallo spacciatore un più che discreto “pacco”. Ma l’effetto ed il valore di una sostanza sono dati non solo dalla sua azione sui neuroni ma anche dalle aspettative di chi la consuma. Così, chi acquista a caro prezzo una sostanza definita “droga dei ricchi”, si aspetterà senz’altro effetti meravigliosi e migliori di qualunque “droga dei poveri”.
D’altra parte l’ultima “droga dei ricchi” nell’immaginario collettivo degli italiani è stata la cocaina. Lentamente, però, con la sua diffusione massiccia, l’immagine di esclusività che la accompagnava, si è deteriorata. Gradualmente c’è chi si accorge che ha ben poco di meraviglioso, che gli effetti collaterali e indesiderati possono essere molti (per gli uomini, in particolare, sono tristi ed evidenti dal punto di vista sessuale) ed il rischio di disturbi mentali o di un accidente cardiovascolare sono sempre alle porte. Un prezzo alto, sul mercato è, quindi, sempre meno sostenibile.
Eventualmente comincia ad essere interessante, per il mercato, trasformarla in crack. La botta forte è sicura. Se regge il fisico, il cervello va in pappa, ma SEMBRA costare meno: teoricamente se ne può vendere ancora tanta. Però qui finiamo nelle droghe trash: cambia la clientela.
Così, finalmente , con la “cocaina rosa”, è stata inventata una nuova “droga dei ricchi” ed i media ce la presentano perché la sua diffusione nel mass market è una novità. Aumentano i sequestri perché aumentano i consumi ma, questa nuova “droga dei ricchi”, non è meglio della vecchia. È solo diversa e soprattutto non è bianca ma è rosa, per distinguersi e creare distinzione. Chi cerca illusioni esclusive a caro prezzo può sognare ancora, assieme a chi, acquistandola ad un prezzo simile ad altre droghe, pensa di aver fatto un grande affare!
Riccardo C. Gatti