Wax – come per altre sostanze, anche per i cannabinoidi il mercato si va orientando per preparazioni sempre più potenti. Per questo circola il Wax (cera, in inglese, per il suo aspetto).
Si tratta di un concentrato di Cannabis estratto con un solvente, il butano liquefatto, e poi sottoposto ad ulteriori processi di preparazione. A seconda della preparazione, poi, i consumatori utilizzano modi diversi per assumerlo: apposite pipe, particolari modelli di vaporizzatori o altri modi per riscaldare e vaporizzare il Wax e inalarne i vapori, eventualmente filtrati.
Lo scopo è quello di ottenere effetti molto più forti di quelli prodotti da una canna ed in modo più rapido. Evidentemente anche gli effetti dannosi possono essere più intensi e pericolosi.
Ma, come è scritto su un sito specializzato che sostiene il consumo di cannabis, “ciò che veramente importa è divertirsi!”
Ho qualche dubbio che qualcosa che può nuocere alla salute mentale o fisica, anche pesantemente, possa diventare un modo per divertirsi consapevolmente, eppure, così propone il mass market e c‘è chi segue la tendenza, senza pensarci troppo. I numerosi studi sugli effetti della cannabis che vengono più facilmente realizzati, da quando è stata legalizzata in molte parti del Nord America, non sono tranquillizzanti dal punto di vista psichico ed, anche, dal punto di vista fisico, la sostanza può essere causa o concausa di patologie gravi e invalidanti. Inoltre c’è allarme da parte di serissime Società Scientifiche perché, consumare cannabis prima dei 50 anni di età, potrebbe anche essere correlato ad un aumento dei rischi di ictus e infarto.
Eppure i mercati, sia quelli illegali che quelli legali (dove la produzione e vendita è stata legalizzata), non solo propongono prodotti sempre più potenti, ma trovano anche i clienti che li acquistano e consumano.
Purtroppo, con questo tipo di consumi, c’è il rischio di accorgersi del valore della salute troppo tardi: quando non c’è più.
Riccardo C. Gatti