Vorrei poterti dire che ‘sta vita non è il top
Però il problema è che non, non, non mento
E quando i riflettori caleranno me ne andrò
Però il problema è che è il mio mo-momento
E ho questa vita da star (star)
Vita da star
Questa vita da star (star)
Vita da star
(testo tratto dal brano “Vita da star” di Marracash)
Sono io particolarmente sensibile al tema o, negli ultimi giorni, i media sono invasi da dichiarazioni di personaggi noti, di varie età, che parlano del loro uso di droghe, più o meno passato, o dell’uso che se ne fa nel loro ambiente? Parlo di media “invasi”, perché la medesima storia viene ripetuta da media diversi.
Solo in tre giorni:
– Denzel Washington – attore – Mi sparavo droghe pesanti e ho bevuto per 15 anni“, ha raccontato a Esquire”. “Mi sono sparato droga proprio come facevano gli altri, ma non sono mai stato fatto”
– Claudio Amendola – attore – su Leggo – “La mia dipendenza è smessa nel momento in cui ho deciso di smetterla. L’ho portata avanti per parecchio tempo ma non ci ho mai voluto combattere più di tanto. Non ha mai influito sul mio lavoro e non ha quasi mai influito sui miei rapporti (…)”
– Alessandro Frola – primo ballerino – su Vanity Fair – “Droga e disturbi alimentari sono diffusissimi nella danza” “Ci sono cose di cui nessuno parla: droga, alcol, disturbi alimentari”. (La droga) “è molto più diffusa di qualche raro caso”. “Negli anni ’70, la davano i coreografi per aumentare le prestazioni”
– Fernanda Lessa – ex modella – noto volto tv nei primi anni 2000 su Il Mattino – “Quando ero all’apice del successo tutti pippavano. Tra il 2000 e il 2008 ho speso anche mille euro al giorno per farmi di cocaina”.
– Clementino – cantante, a Il Messaggero – “quando hai un genitore che ti piange in faccia capisci che devi smettere. E così mi sono ritrovato a pulire i cessi in comunità”.
– Naike Rivelli – cantante e soubrette – su Mow – “Quando facevo la cantante frequentavo un ambiente che era notturno, in tutti i sensi. C’erano molte persone che facevano uso di sostanze per mantenersi svegli, e per un certo periodo ci sono cascata anch’io, anche se tendenzialmente sono pro-cannabis quindi tendo a cercare l’effetto opposto”.
– Achille Costacurta – su Magazine – personaggio social e televisivo – “Uno dei miei disturbi è di non avere limiti. Provo a evitare quello che mi fa male, anche se mi piace. Ho provato di tutto, tranne l’eroina“.
Ho citato dove ho letto le frasi riportate. Fanno parte di storie molto differenti di persone che in modi diversi, sono uscite o stanno uscendo dall’uso di droghe. Ho citato dove le ho lette, ma vengono anche ripetute da fonti diverse.
Mi chiedo, però, se la sommatoria di queste storie, riproposte pressoché contemporaneamente (alcune erano già note) non finisca per dare un messaggio diverso alla comunicazione complessiva.
Cosa hanno i comune questi personaggi?
Per diverse ragioni sono famosi. Hanno vissuto o vivono in ambiti dove girano molti soldi e il loro essere oltre il limite non è stato di nocumento alla loro carriera, altrimenti non sarebbero dove sono e nessuno si preoccuperebbe di raccontare la loro storia. Nel loro ambito è “normale” l’uso di sostanze, in alcuni casi per aumentare le prestazioni.
Quindi: fama, soldi e successo. Certo, poi magari ti fai del male, ma quando vuoi ne esci, magari con qualche sacrificio, ma fintanto che ci sei dentro, tutto può andare a gonfie vele.
Probabilmente, volendo fare prevenzione, più che parlare dei danni che fanno le droghe, che ormai dovrebbero essere stranoti, bisognerebbe spiegare i danni che può fare il flusso della comunicazione da cui siamo inondati, se non lo si sa leggere con spirito critico e con giudizio. Anche perché, nei singoli articoli che ho citato, ci sarebbero tutti gli elementi per capire l’inganno che si cela dietro determinati stili di vita. Basterebbe leggerli e andare oltre con il pensiero. Per una persona che arriva e mantiene il successo pure usando sostanze e diventa un limone da spremere per chi vende droga e contribuisce a fargli credere che in quell’ambito si vive così, ce ne sono mille che rimangono nell’ombra e si rovinano la vita. Quando qualcuno famoso muore, per qualche giorno, la sua fama è ricordata da tutti con mille epitaffi mediatici. lo ricorderemo per sempre, come no. Tutto il resto è noia.
Certo che è strano questo flusso continuo di notizie che spiegano che gente famosa e di successo si è drogata o si droga. Ricorda, in un certo senso, i film di anni passati dove tutti fumavano. Ma anche questo, gradualmente ritorna e, se si sta attenti, si nota anche come in molti spezzoni video dei reality, proprio mentre accade qualcosa di cruciale, i protagonisti svapano o fumano.
Insomma, sarà un caso, ma nel lecito o nell’illecito il messaggio è chiaro su cosa bisogna fare per essere protagonisti.
Riccardo C. Gatti