Fully armed gigantic soldier makes his way through the crowd

In questi giorni i media iniziano a parlare di un fenomeno particolare: farmaci venduti sul mercato dello spaccio, come droghe “low cost”. Non mancano riferimenti a “droghe del combattente” o “droghe dell’ISIS”, in particolare per un paio di queste sostanze che sembrerebbero distribuite anche in Italia. Da tempo sostengo che ci sono tutte le condizioni per l’espansione di questo tipo di mercato, da sempre trascurato, perché considerato poco importante. E non stiamo a chiederci troppo da cosa venga alimentato. Per i farmaci in commercio, in fase iniziale, possono andar bene anche ricette false o estorte ai medici, ma per quelli non in commercio in Italia, o appena aumentasse la domanda, le organizzazioni criminali hanno tutta la possibilità di invaderci con quantitativi giganteschi di qualunque altra sostanza o di farmaci originali o contraffatti. Già nel 2017, ad esempio, la Guardia di finanza aveva sequestrato nel porto di Genova un carico di dieci tonnellate di Tamol X, un farmaco contenente il Tramadolo. Il carico era diretto in Libia arrivando, credo, dall’India. E se qualcuno non si preoccupa perché pensa che, per quanto riguarda il nostro Paese, si tratti di situazioni di semplice transito, ricordo che la stessa considerazione fu fatta, a suo tempo, per l’eroina.

Qui descrivo cosa sono CAPTAGON e TRAMADOLO, ma qualunque sostanza che abbia una efficacia psicoattiva potrebbe invadere il mercato.   

 

CAPTAGON

Il Captagon, è il marchio registrato della Fenetillina, uno stimolante sintetico che nasce come farmaco. Nella Repubblica Federale Tedesca, la fenetillina fu approvata e utilizzata dapprima senza obbligo di prescrizione (1961 – Aprile 1964) e poi come farmaco con obbligo di prescrizione (fino all’Ottobre del 1983) sotto forma di compresse da 50 mg, per la cura di malattia da deficit dell’attenzione, depressione e narcolessia. Ben presto ci si accorge che può dare dipendenza, ha anche effetti allucinogeni ed incomincia a circolare clandestinamente a scopo d’abuso, per cui viene elencata come sostanza controllata dagli Stati Uniti, nel 1981 e, poi, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1986.

Diventa così una droga illecita. 

La sostanza è un profarmaco perché il suo effetto è legato all’azione dei suoi principali metaboliti: l’amfetamina e la teofillina. L’amfetamina presa da sola ha l’azione più incisiva: è molto attivante, può rendere aggressivi, può anche generare allucinazioni. La teofillina, invece, è sempre stimolante ma in modo più debole, ma può anche dare problemi cardiaci ed effetti collaterali come nausea e diarrea, soprattutto a dosaggi più alti. Ma la teofillina, di fatto, costituisce meno del 15 % di una dose di Captagon. Combinate assieme, le due sostanze, finiscono per bilanciarsi sotto alcuni aspetti. Per esempio, il Captagon è meno probabile che generi ipertensione rispetto alla amfetamina. Complessivamente, secondo alcuni studi, il Captagon è più potente della amfetamina ma la teofillina lo rende meno sensibilizzante della amfetamina dal punto di vista del coinvolgimento comportamentale e della dipendenza. La sostanza, crea, comunque dipendenza. A livello di azioni militari, la Fenetillina è usata per procurare un senso di benessere, euforia ed invincibilità ed aumentare l’aggressività nei soldati e la loro resistenza alla fatica. Il suo uso si è esteso anche alla popolazione generale come una sorta di “cocaina dei poveri” ed è una delle droghe più richieste in medio oriente ed è anche usata in nazioni al confine con l’Europa. In passato è stata usata anche in Europa come sostanza per il doping sportivo.

Bisogna anche considerare che non è detto che ciò che oggi è denominato Captagon e circola sul mercato clandestino, abbia a che fare con il prodotto originale. La maggior parte delle compresse vendute come Captagon sembrerebbero contenere miscele di sostanze (miscele di anfetamine) che producono effetti anfetaminici stimolanti e che sono  in grado di creare dipendenza ed astinenza, probabilmente anche in modo più intenso e dannoso della sostanza originale. 

Va tenuto comunque presente che l’effetto di qualunque droga è legato, da una parte, alle sue intrinseche proprietà di azione sui nostri neuroni ma, dall’altra, anche al significato ed alle aspettative che attribuiamo al suo consumo. Questo vale per chi compie azioni di tipo militare, ma anche per chi ne fa uso per altri scopi. In entrambi i casi, il risultato potrebbe essere diverso da quello atteso. Infatti, a scopo militare, nel tempo, sono state usate sostanze diverse, da eserciti diversi, probabilmente perché nessuna ha dato davvero il risultato sperato (anzi, procurando talvolta, conseguenze  disastrose). Tecnicamente pensare che esista una sostanza che renda lucidi, efficaci, efficienti, potenti, precisi, determinati e perfettamente cogniti della realtà, contemporaneamente, è, probabilmente, una illusione. Ma anche le illusioni possono servire per spingere le persone in battaglia e aiutarle a vincere la paura, anche a costo di mandarle allo sbaraglio in azioni che altrimenti non avrebbero mai fatto, utilizzandole come  “carne da cannone”. 

 

TRAMADOLO

E’ un farmaco oppiaceo che non deriva dal papavero dell’oppio, ma viene sintetizzato in laboratorio: è un analgesico (contro il dolore) che agisce su cellule nervose specifiche del midollo spinale e del cervello. A differenza di altri oppiacei, il tramadolo influenza anche la serotonina e la norepinefrina agendo in modo simile ad alcuni antidepressivi. Come altri oppiacei il Tramadolo può portare a dipendenza fisica e psicologica. In questo caso, all’interruzione dell’uso, si manifesta una sindrome di astinenza. La cosa è più facile se non lo si assume per una terapia del dolore sotto controllo medico, ma per alterarsi. Se lo si assume, nel tempo, è necessario aumentare la dose per avvertire lo stesso effetto (tolleranza), oppure assumerlo con una maggior frequenza. Un sovradosaggio di Tramadolo si manifesta con  pupille a spillo, vomito, gravi caduta della  pressione del sangue, battito del cuore veloce, collasso, disturbi della coscienza fino al coma (profonda incoscienza), attacchi epilettici, e difficoltà nel respiro fino all’arresto respiratorio. Una overdose di tramadolo, quindi, può portare a morte.

Attenzione al fatto  che ciascuno di noi può reagire differentemente al farmaco per ragioni diverse: lo stato di salute generale, per esempio, il peso corporeo, il come il fegato metabolizza il farmaco. L’eventuale assunzione di altri farmaci (ad esempio antidepressivi e non solo), di alcolici o di altre droghe, possono, in modo diverso, provocare condizioni pericolose al medesimo dosaggio che altre persone assumono senza problemi.  Attacchi epilettici sono stati riportati in pazienti che assumeva il Tramadolo ai dosaggi raccomandati. Inoltre l’utilizzo a lungo termine del tramadolo è associato a vari disturbi neurologici come convulsioni, sindrome serotoninergica, morbo di Alzheimer e morbo di Parkinson. Poiché è meno potente di altri oppioidi sintetici si è diffusa l’idea sbagliata che sia molto “maneggevole” e meno capace di produrre dipendenza. Non è così. Mentre il rischio di depressione respiratoria durante un sovradosaggio è minore con il tramadolo rispetto ad altri oppiacei, il suo particolare meccanismo d’azione può rendere meno efficace la reversione della overdose con gli antidoti come il naloxone.

Se è vero che l’uso di Tramadolo può funzionare come anestetico fisico ed emotivo e può essere attraente per le persone che subiscono perdite o traumi,  è anche vero che è stato spesso trovato nelle tasche di sospetti arrestati per terrorismo nel Sahel, o che avevano commesso attacchi suicidi.  Poche compresse attenuano il dolore fisico, ma aumentando il dosaggio, c’è chi riporta  sensazioni di euforia, con riduzione dell’ affaticamento e spossatezza: la soglia di attenzione al pericolo diminuisce. Ed è qui che ritroviamo qualcosa in comune con il Captagon, che agisce in modo completamente differente: anche il Tramadolo può essere usato per spingere le persone in battaglia, aiutandole  a vincere la paura facendole sentire euforiche. Certamente, anche in questo caso non si tratta di compiti di precisione ma di arrivare comunque all’obiettivo, come, ad esempio, durante un attacco suicida.

Ma il tramadolo può diventare interessante soprattutto per altri scopi, commercializzato come droga a basso costo. Migliaia di persone, ad esempio, ne sono diventate dipendenti nei Paesi Arabi ed  la sostanza sta invadendo interi settori della società egiziana. 

 

Il marketing delle droghe

 

Sapere che c’è chi le usa in battaglia, anche per azioni estreme, può illudere che il Captagon, così come il Tramadolo o altre sostanze, possano, in modo diverso, essere d’aiuto per affrontare le “battaglie” ed i problemi usuali, della vita di ogni giorno. 

Certe definizioni come “droghe dell’ISIS” o “droga del combattente” possono diventare, cioè, un plus per venderle, per comprarle ed usarle, in cui spesso i media cadono, amplificandone la valenza. Non dimentichiamo che l’effetto ed il valore delle sostanze, sono anche correlati al significato ed al potere attribuito alle stesse da chi le assume. E’ quindi, almeno in parte, da una convinzione molto individuale. Chi le vende, attraverso strade diverse, le propone come sostanze maneggevoli, potenti e convenienti economicamente, per facilitare le vendite, viene fatto intendere che possono dare problemi solo a persone disturbate mentalmente, intrinsecamente deboli o che vivono ai margini. D’altra parte nascono come farmaci e …quindi, se usate correttamente… Attenzione che, oggi, le opinioni e le propensioni al consumo possono essere sviluppate anche attraverso social e nuovi media che possono diventare anche armi di promozione o di distrazione di massa, rispetto a qualunque questione.  

 

Laddove queste sostanze si diffondono, facilitate da un prezzo più basso di altre che può renderle ancora più accessibili, anche studenti, artigiani, operai, professionisti, politici, ne fanno un uso massiccio, vivendo l’illusione di migliorarsi, di stare meglio, di lavorare di più o di avere più successo.

Quando l’illusione svanisce, tuttavia, si ritrovano più fragili: quando riescono ad evitare gravi problemi per la salute fisica e mentale, rimangono tutti i problemi che avevano prima di assumerle, a cui si aggiungono quelli specifici legati alla dipendenza. E’ in questo modo che alcuni trasformano un’esistenza, magari già complicata, in un inferno. 

 

Ed anche da noi …

 

… il mercato clandestino dei farmaci sembra una realtà in crescita ed apre ad evoluzioni tutte poco rassicuranti. D’altra parte perché non approfittare di soluzioni low cost in un momento di particolare incertezza, da molti punti di vista. In fondo se ben proposto, un farmaco, sembra meno pericoloso di una droga, anche se non è così.  

Riccardo C. Gatti