È una storia infinita. L’effetto del consumo moderato di vino sulla salute rimane controverso.
Da una parte si afferma che non esiste un consumo sicuro per la salute e che “Ridurre il consumo alcolico, o smettere di bere, produce benefici sullo stato di salute a qualunque età (ISS)”, dall’altra emergono periodicamente studi come quello citato qui sotto, secondo cui il consumo moderato di vino, avrebbe un effetto positivo sulla salute cardiovascolare.
Forse gli alcolici non sono tutti uguali nei loro effetti, ma l’alcol rimane alcol ed è un cancerogeno di gruppo 1 (con evidenze sufficienti sul fatto che causa il cancro negli esseri umani) così come classificato dal 1988 dalla IARC.
Che dire, suppongo che la notizia di questo studio verrà ripresa dalla stampa generalista e sarà vista con molto favore da chi produce e commercia vini. Senz’altro non aiuterà i consumatori a capire se il vino fa davvero bene, oppure fa bene da una parte e fa male dall’altra e, questa incertezza, senz’altro, non inibisce i consumi.
Rimane la sicurezza che un consumo appena al di sopra del moderato, anche secondo questo studio, fa svanire ogni effetto positivo sulla salute cardiovascolare e che forse è la dieta mediterranea, più che il vino in sé a favorire la salute cardiovascolare.
Continuerei, pertanto, a seguire le indicazioni riportate dall’Istituto Superiore di Sanità. Dicono che non esiste un consumo sicuro per salute, ma se si beve alcol, non bisogna bere a digiuno e non si devono superare le quantità considerate a basso rischio: •2-3 unità alcoliche al giorno per gli uomini •1-2 unità alcoliche al giorno per le donne •1 unità alcolica al giorno per gli ultra 65enni •zero unità di alcol sotto i 16 anni. L’unità alcolica corrisponde a circa 10-12 grammi di alcol puro, corrispondenti a un bicchiere standard di vino (12°, 125 ml), una lattina di birra (4,5°, 330 ml), un aperitivo (18°, 80 ml), un bicchierino di superalcolico (36°, 40 ml).
E per tutti, ed in ogni situazione, ricorderei un vecchio detto che girava anche tra i contadini ma che in molti hanno dimenticato: “il troppo storpia”.
Riccardo C. Gatti
New evidence on the relationship between moderate wine consumption and cardiovascular health