In un articolo di luglio, pubblicato da ABC.net.au , viene spiegato che – “I nitazeni sono stati trovati in ogni stato e territorio in Australia e in droghe dall’eroina all’MDMA, alla ketamina, alla cocaina e ai prodotti farmaceutici contraffatti. I numeri dei morti per overdose da nitazene sono difficili da confermare, perché molte persone non sanno cosa hanno preso e i test non sono sempre fatti per confermare quale oppioide una persona ha assunto provocando un’overdose”.

Perché questa notizia ci deve interessare?

Perché conferma che la tendenza dei mercati illeciti del Nord America alla diffusione di mix di droghe contenenti oppioidi ad alta potenza si va diffondendo nel mondo. Non si tratta, pertanto, di un pericolo solo teorico.

In Australia stanno già avvertendo chiunque prenda qualsiasi tipo di sostanza illecita di stare in allerta, e consigliano la diffusione del Naloxone come antidoto per le overdosi (lo spray nasale è da noi acquistabile in farmacia, senza bisogno di ricetta medica) e di essere pronti a usarlo.

Un esempio: “Se qualcuno sta acquistando cocaina per il suo effetto stimolante e inavvertitamente prende nitazeni, che sono sedativi, potrebbe effettivamente diventare incosciente o addirittura smettere di respirare del tutto”. “I consumatori occasionali di droghe ricreative che non prenderebbero mai in considerazione l’uso di droghe come l’eroina devono essere consapevoli di essere a rischio di un’overdose da oppioidi e portare con sé il naloxone e sapere che potrebbero aver bisogno di dosi multiple”. Da ciò ne deriva anche che, oltre a portare con sé il Naloxone, è opportuno non assumere mai droghe da soli o contemporaneamente ad altri che sono con noi. In caso di overdose, l’interessato perde conoscenza e non riesce ad assumere il Naloxone spray nasale da solo. Qualcun altro deve intervenire per somministrarlo e per chiamare il 112 . Potrebbero essere necessarie più dosi ed è quindi necessario chiamare subito i soccorsi, anche quando la situazione sembra migliorare.

In questo momento i nitazeni vengono prodotti a basso costo in Cina e in India e sono importati in Australia per posta.
È fin troppo evidente, pertanto, che non è difficile che qualcosa di analogo possa, da un momento all’altro, accadere anche in Italia e chi pensa che il problema possa riguardare solo gli eroinomani commette un grave errore.

D’altra parte nel Regno Unito, secondo l’Indipendent, già ora si stimano 6 decessi alla settimana per questa ragione e la tendenza è in aumento. Nuovi dati provenienti dall’Estonia e dalla Lettonia mostrano come l’introduzione dei nitazeni possa influenzare rapidamente le tendenze della mortalità correlata alle droghe. Nel 2023 sono stati segnalati decessi legati ai nitazeni nel dipartimento francese di La Réunion, e focolai di overdose non fatali sono stati rilevati in Irlanda. Se l’Australia sembra distante, Gran Bretagna, Irlanda, Estonia, Lettonia e Francia sono più vicine a noi e la diffusione di droghe si va sempre più globalizzando.

Riccardo C. Gatti