Nel corso di un discorso lungo quattro ore dinnanzi all’Assemblea nazionale, Chavez, Presidente del Venezuela afferma: “Mastico coca ogni giorno, al mattino (…) e guardate come sto” mostrando i bicipiti agli interlocutori. Evviva, la notizia evidentemente piace e, a tempo di record, diventa, sul Quotidiano Nazionale: “il presidente venezuelano Hugo Chavez rivela di essere un consumatore abituale di cocaina”. Leggendo la notizia si scopre, poi, che non si tratta di cocaina ma di “pasta di coca” (il prodotto che estratto dalle foglie di coca sarà poi raffinato per diventare cocaina) ma, evidentemente, sono sottigliezze di cui non preoccuparsi. La maggior parte delle persone grandi, grosse e in buona salute non ha mai masticato pasta di coca e nemmeno usato cocaina ma, in effetti, non mai avuto la presidenza di una nazione, mostrato i bicipiti davanti al parlamento e, nemmeno, è mai stato intervistato da Naomi Campbell che sostiene (fonte TGCOM) che “Chavez non è un gorilla, piuttosto un toro”. Così, mettendo assieme il tutto, abbiamo un nuovo grande (involontario) spot a favore del consumo di cocaina. A proposito di spot, mentre cercavo la notizia di Chavez ne ho trovata un’altra, recentissima, su La stampa.it. Eccola:”Sesso e cocaina per il 34esimo compleanno della top model Kate Moss. Stando a quanto scrive oggi il settimanale inglese “News of the world”, Moss ha festeggiato con un’orgia all’albergo Dorchester di Londra, lo scorso 18 gennaio, insieme ad altre due modelle e a un uomo, mentre gli altri ospiti assistevano sniffando cocaina”. Dunque abbiamo capito “Tori” e “Gnocche” usano coca ed esistono nuovi modi per festeggiare un compleanno “estremo” così come fa Kate Moss. Ma esistono anche altre alternative. La stampa e i new media in rete ci narrano come Pete Doherty, ex fidanzato della Moss, abbia iniettato eroina nel braccio di una ragazza, forse una fan, svenuta sul pavimento della cucina. Il bello è che le foto del tutto sono pubblicate da The Sun. Il video della ex fidanzata che tirava di coca, evidentemente, ha fatto scuola. In fondo che male c’è, anche i nostri ragazzi stanno ricominciando con l’eroina: non può farlo una star? E se vi piacciono le “droghe leggere” provate a cercare su Google scrivendo – cannabis cancro -. Leggete tutto insieme, così come si fa in rete, e scoprirete che “La cannabis, anche quando viene consumata per anni, non aumenta il rischio di tumore del polmone, e nemmeno di altri tipi di cancro, come quello della bocca …” e che, anzi, è una “nuova cura contro i tumori”. E all’interno di questo delirio mediatico un’ultima notizia risuona come il botto finale di uno spettacolo di fuochi di artificio: poiché la tossicodipendenza è una emergenza da affrontare e, in Umbria, ci sono state overdose ”I Sert devono essere chiusi perché, come ci dimostra il caso di Perugia, sono dei ghetti e dei luoghi fuori controllo in cui si spaccia e si distribuisce ‘droga di Stato'”. Lo ha detto un consigliere regionale di An (fonte IGN) che vorrebbe creare “strutture sanitarie all’interno delle comunità di recupero”. Siamo in un mondo folle: probabilmente abbiamo perso anche il controllo dei significati che trasmettiamo su quelli che dovrebbero essere mezzi di comunicazione. Per favore, non continuiamo a chiederci perché sempre più gente gente si droga. Che altro dovrebbe fare?
Riccardo C. Gatti 21.1.08