Nel 2019, prima della pandemia  SARS-Cov-2,  il Ministero della Salute aveva diramato una comunicazione di allerta che parlava della possibilità di presenza sul territorio italiano di derivati del Fentanil e di eroina ad alta potenza. Ora, nel 2023, a lanciare un nuovo avviso di allerta sul fentanil in Europa è la Commissaria  europea agli Affari Interni Ylva Johansson, dopo aver incontrato, a Bruxelles, i ministri dell’Interno di 14 Paesi dell’America Latina.

In altre parti del mondo i derivati del Fentanil (che sono oppiacei ad altissima potenza) sono stati uniti all’eroina, alla cocaina, alla metamfetamina ed anche ad altre droghe, dai “grossisti” delle sostanze. Ne è risultato un consistente aumento di overdose mortali anche per persone che non pensavano di aver comprato oppiacei. E’ da notare che il Fentanil ed i suoi derivati non sono venduti come una risposta alla domanda dei tossicodipendenti che ne hanno conosciuto gli effetti, loro malgrado, in preparati che, sembrando eroina, cocaina o altro, avevano una forte possibilità di provocare overdose da oppiacei. Dosare i derivati del Fentanil è molto difficile (ne basta pochissimo) ed i diversi derivati hanno potenze differenti, spesso non completamente conosciute anche da chi li vende. Attualmente il Fentanil si sta diffondendo anche in alcune città europee, ma non basta. In Uk, ad esempio, è stato diffuso il Nitazene che è pure un oppiaceo ancor più potente del Fentanil. Poco costosi da produrre, facilmente trasportabili ed i grado di rendere rapidamente dipendenti è possibile che altri oppiacei sintetici, prodotti clandestinamente, finiscano sul mercato

Per quanto riguarda, invece, l’eroina ad alta potenza, recentemente i nostri media si sono riferiti spesso all’eroina “gialla” ma attenzione (!) in realtà l’eroina con alto principio attivo, può essere di qualunque colore. Non c’è alcuna possibilità di capirne il contenuto in principio attivo, solo guardandola. Inoltre, riferendosi alle overdose, spesso i media parlano di eroina “tagliata male”.  E’ una informazione che può indurre in errore, se viene intesa come relativa alla esistenza di una eroina “buona”, che non provoca overdose, ed una eroina  “tagliata male” che è pericolosa. Quanto più l’eroina è pura, e, quindi, quanto meno contiene sostanze da taglio, quanto più si rischia l’overdose a meno che non sia “tagliata” con altri oppiacei ancora più potenti e difficilmente dosabili, come i derivati del Fentanil. E’ la potenza dell’oppiaceo o degli oppiacei che si assumono a provocare l’overdose (non l’effetto delle sostanze da taglio).

In presenza di derivati del Fentanil, di altri oppiacei sintetici, o di eroina ad alta potenza, i comuni dosaggi dell’antidoto delle overdose da oppiacei (il Naloxone) possono essere insufficienti, anche se, comunque, utili per un primo, parziale, soccorso. La persona deve essere monitorata a lungo e può essere necessario somministrare l’antidoto a dosi maggiori ed in modo prolungato, altrimenti il ritorno in uno stato coma che prelude alla morte, diventa, più che una probabilità, una certezza.

E’ quindi importante avere tutti gli elementi per comprendere come prevenire la possibilità di una overdose da oppiacei. 

Perché è difficile prevenire le overdose da oppiacei? 

La principale difficoltà è connessa al fatto che chi consuma oppiacei “di strada” o comprati via Internet (ma, oggi, anche chi consuma altre droghe o farmaci contraffatti che potrebbero contenere oppiacei ad alta potenza, a sua insaputa) 

  • non sa esattamente quanta sostanza (intesa come principio attivo) sta assumendo. L’eroina può essere più o meno pura (quella più pura uccide più facilmente) ma anche i farmaci oppiacei o le benzodiazepine ecc.,  comprati al di fuori dei canali di vendita ufficiali possono essere contraffatti e contenere oppiacei diversi con quantità di principio attivo non note al consumatore (e nemmeno allo spacciatore).
  • non sa quale sia esattamente il quantitativo di sostanza che può tollerare al momento della assunzione, senza andare in overdose. Il livello di tolleranza (la capacità di affrontare un determinato dosaggio senza entrare in overdose), infatti, è variabile. Normalmente più alto per le persone che assumono oppiacei costantemente e più basso per chi li assume saltuariamente o ne ha sospeso l’uso per un certo periodo, può variare anche, di volta in volta, in relazione alle condizioni psicofisiche di quel momento, oppure alla assunzione di farmaci o altre sostanze che possono potenziare l’azione degli oppiacei.

Cosa molte persone ignorano? 

  • Le overdose sono più facili se gli oppiacei sono assunti endovena ma ATTENZIONE (!) le overdose sono possibili anche per altre vie di assunzione, per esempio sniffando o fumando la sostanza. Quindi, se per chi assume farmaci oppiacei sotto controllo medico e con dosaggi definiti, l’overdose è molto improbabile, se non impossibile, per chi assume eroina o altri oppiacei procurati da uno spacciatore o comprati via internet, il rischio di trovarsi con le pupille a punta di spillo, depressione respiratoria (con progressivo arresto del respiro) e depressione del sistema nervoso centrale, con conseguente coma … è una possibilità reale da tenere presente.
  • Attenzione anche a quando si assumono oppiacei dopo un periodo di astinenza, dopo una disassuefazione o quando, comunque, non li si è più assunti per un certo periodo.Ritornare alle dosi precedenti assicura una alta probabilità di overdose, perché la tolleranza all’oppiaceo è diminuita, spesso di molto.

 

Cosa fare per prevenire l’overdose da oppiacei e la morte? 

Se si assumono oppiacei di strada o comprati via Internet, e, a questo punto, anche altre droghe o farmaci provenienti dal mercato clandestino, presterei attenzione a questi punti:

  1. MAI DA SOLI (quando arriva l’overdose è difficile che lasci il tempo di chiamare soccorsi)
  2. MAI CONTEMPORANEAMENTE (se anche si è in compagnia, se la sostanza ha un principio attivo troppo alto, più persone possono andare in overdose contemporaneamente)
  3. MAI MISCHIANDO PIU’ DROGHE, ALCOLICI O FARMACI (potrebbero avere effetti sinergici aumentando la possibilità di overdose o di altri effetti pericolosi)
  4. MAI IN UN LUOGO DIFFICILMENTE ACCESSIBILE
  5. MAI IN UN LUOGO DOVE NON C’E’ UNA LINEA TELEFONICA O IL CELLULARE NON HA CAMPO
  6. SEMPRE IN PRESENZA DI ALTRE PERSONE CHE POSSIBILMENTE ABBIANO CON SE IL NALOXONE E LO SAPPIANO USARE PRONTAMENTE IN CASO DI OVERDOSE, IN ATTESA DELL’ARRIVO DEI SOCCORSI (esistono formulazioni di questo antidoto per le overdose che si vendono in farmacia, senza ricetta e costano pochissimo – un medico di un Servizio Dipendenze o che lavora in un Pronto Soccorso ne conosce bene l’uso e può insegnare come adoperare l’antidoto)
  7. SEMPRE CHIAMANDO SUBITO I SOCCORSI (112) IN CASO DI QUALUNQUE MALORE CONSEGUENTE ALL’USO DI OPPIACEI
  8. SEMPRE RIMANENDO IN ATTESA DEI SOCCORSI (MAI ANDARSENE O RIMANERE SOLI NEL FRATTEMPO) E DI UNA OSSERVAZIONE IN PRONTO SOCCORSO DA PARTE DI PERSONALE DI RIANIMAZIONE ESPERTO (anche se ci si sente meglio o in astinenza, per effetto del Naloxone praticato sul posto, la situazione può essere momentanea. Gli oppiacei già assunti, ancora attivi, possono provocare nuovamente il coma)
  9. MAI ABBANDONANDO IL PRONTO SOCCORSO PRIMA DEL TEMPO, ANCHE SE CI SI SENTE BENE  (l’overdose può essere superata, ma non possibili complicazioni, anche gravi, che possono subentrare in un secondo tempo)
  10. RIFLETTENDO SULL’ACCADUTO (sopravvivere ad una overdose dovrebbe suggerire una riflessione su come evitare di ripetere l’esperienza, anche cercando gli aiuti necessari per cambiare il proprio stile di vita)

Quanto sopra vale anche per l’assunzione di oppiacei di qualunque genere se “auto-prescritti” al di fuori di un trattamento medico opportunamente monitorato.

Si deve tenere presente che l’unico modo assolutamente certo per evitare l’overdose da oppiacei “di strada” o comprati via Internet, o, comunque, non prescritti dal medico, è quello di evitarne l’assunzione. Questo è possibile anche per chi ne è diventato dipendente. I Servizi Dipendenze (SERD) sono diffusi in tutto il Paese e sono in rete con una serie di altre Unità di Offerta utili per affrontare il problema. Una parte delle persone in cura non ha abbandonato l’uso di oppiacei, ma li assume sotto forma di farmaci che hanno proprietà particolari, ad esempio parzialmente diverse da quelle dell’eroina, ma che, comunque, possono garantire una situazione di maggiore stabilità psicofisica ed evitare l’astinenza. E’ una possibilità, volendo, per cambiare stile di vita.  Altre persone in cura hanno scelto percorsi che hanno permesso loro di non assumere più oppiacei, o altre sostanze, in pratica di superarne completamente la dipendenza. Le cure sono gratuite e la riservatezza è garantita dal rispetto delle normative sulla privacy e sulla protezione dei dati sanitari sensibili.

Riccardo C. Gatti

Vers. 1.2  04.12.2023

sempre a proposito di derivati del Fentanil ed overdose:

Allerta fentanil in Europa

Quello strano caso del Fentanil