Da qualche tempo anche in Australia si sta verificando qualcosa di simile a quanto si è già verificato in Nord America.

In pratica, un oppioide ad alta potenza, in questo caso il nitazene, viene miscelato ad altre droghe.
La situazione è pericolosa e lo diventa ancora di più perché, spesso, le persone non sanno di assumere anche il nitazene (o derivati), quando viene miscelato con cocaina o metamfetamina o utilizzato nella preparazione di farmaci contraffatti.

In ogni caso, quando il nitazene è miscelato all’eroina, la sua potenza è tale da rendere altissimo il rischio di overdose mortale, anche in persone che hanno una tolleranza agli oppioidi, perché consumano eroina abitualmente.

Per un eroinomane, la tolleranza porta a ricercare dosi sempre più forti o sempre più frequenti, per provare lo stesso effetto.
Assumere eroina, addizionata con nitazene può, così, essere molto “gratificante”: quasi un ritorno alle sensazioni provate nella prima fase in cui si è accostato agli oppioidi e ne è rimasto conquistato.

Purtroppo, nonostante il rischio di overdose, altissimo, una volta provato l’effetto, del nitazene c’è chi tornerà a cercarlo attivamente. Questo accade anche per altri oppioidi sintetici ad alta potenza, come il fentanyl.

E se si pensa che la situazione, in Australia e in Nord America, sia distante e con dinamiche del mercato illecito differenti dalle nostre, ricordo che, ufficialmente, almeno 400 decessi, più molte overdose non fatali, sono stati collegati ai nitazeni nel Regno Unito tra giugno 2023 e gennaio 2025 (fonte The Conversation). Inoltre, in Estonia, i nitazeni causano una grande quota di decessi per overdose: una tendenza che si inizia a sviluppare anche in Lettonia.

Di fatto, i mercati delle droghe sono in continuo movimento e vanno globalizzandosi, anche se le differenze locali ci sono e rimangono importanti.

Teoricamente gli oppioidi sintetici potrebbero, in un futuro prossimo, sostituire totalmente o parzialmente, l’eroina. Ma, da noi, l’eroina, oggi, non è una droga di tendenza, come la cocaina ed il suo devastante derivato: il crack. I nitazeni sono stati, però, scoperti anche in farmaci contraffatti, come le benzodiazepine, l’ossicodone e il diazepam e, la grande diffusione di stimolanti, anche violenti come il crack, prima o poi, creerà un riflusso verso i sedativi e gli ansiolitici o un loro importante uso parallelo.

La scelta di miscelare oppioidi ad alta potenza con droghe come la cocaina o la metamfetamina, o di utilizzarli in farmaci contraffatti, da vendere a consumatori ignari, potrebbe, pertanto, diventare anche da noi un investimento, anche a costo di uccidere una parte della clientela.
Chi diventa dipendente da oppioidi ad alta potenza, come i nitazeni o il fentanyl, difficilmente tornerà indietro, continuerà a cercarli attivamente e, nel caso volesse cambiare strada, avrà una dipendenza più difficile da curare.

In questo momento, e sino ad ora, probabilmente, il mercato interno della cocaina ha offerto ancora utili tali da scoraggiare azioni che lo possano destabilizzare con la diffusione di nuove sostanze, ma è possibile che questa situazione non continui a lungo. Sempre più si vedono conflitti tra bande per il controllo dello spaccio, segno che c’è sempre meno spazio per tutti, la concorrenza è grande ed è necessario allargare il mercato con nuovi clienti fedeli.

Ciò che dobbiamo capire, pertanto, è che i mercati delle droghe stanno diventando più insidiosi e sono alla ricerca di nuove stabilità, di nuovi prodotti (mix già pronti compresi) e di nuove forme di ingaggio della clientela. Le droghe sintetiche sono particolarmente interessanti, perché più facili da produrre e da movimentare e, tra queste, gli oppioidi ad alta potenza sono molto fidelizzanti.

Bisogna quindi essere preparati a considerare che, anche chi non acquista eroina, può essere a rischio di overdose da oppioidi, per averli assunti senza saperlo. Una cosa che, sino a qualche anno fa era, quantomeno, relativamente improbabile.

Riccardo C. Gatti

Qui alcune cose da sapere ed indicazioni pratiche:  Come prevenire l’overdose da oppioidi